Latina 1982

CASE POPOLARI A LATINA

Nel 1934 l’Istituto Case Popolari di Roma elaborò un progetto pilota per la “città nuova” di Littoria (oggi Latina), la prima delle città pontine.
Il quartiere popolare, diviso in tre lotti, fu inaugurato in tempi successivi: il primo nel dicembre del ’34, i due rimanenti nell’aprile del ’36. Il tutto per un totale di 1390 vani suddivisi in 342 alloggi. La sistemazione urbanistica dei fabbricati è concepita in modo da “suddividere le aree di giardino in ambienti separati, aventi ognuno il suo campo da giuoco: deroga completa in questo dalle disposizioni e allineamenti uniformi, e a visuali indefinite, che sembrano corrispondere e sottolineare certe esasperazioni della concezione collettiva spinte fino alla distruzione del sentimento individuale”. Nel complesso l’intero quartiere, studiato in ogni particolare, urbanistico e di interni, pur rispondendo alla imposizione di una rigida economicità, è tra gli esempi più piacevoli e più interessanti realizzati in Europa nello stesso periodo.
L’ingegner Nicolosi, autore del progetto, non apparteneva, come molti suoi colleghi, agli opposti schieramenti per l’affermazione di una particolare architettura, “moderna” o “tradizionale”; la sua è la compilazione precisa, puntuale, serena e ponderata di un tema dato: realizzare piccoli alloggi a prezzo molto basso. Naturalmente anche qui ci furono polemiche e qualche opposizione, per esempio sull’uso dei ballatoi esterni, giudicati inadatti perché di vecchia concezione, ma infine furono adottati, e così pure gli stenditoi pubblici, gli spazi verdi interni distinti per funzioni. Nell’insieme, se non tradisse il clima inequivocabile e l’ambiente naturale, potremmo tranquillamente pensare di essere all’interno di uno dei gioielli architettonici che hanno reso celebre la scuola moderna e socialdemocratica di Weimar prima del regime nazista. Tutto perfetto, dunque, rigorosamente all’interno di una celebratissima economicità “razionalista” e addirittura con una certa aria “organica” sia nei singoli edifici che nei loro componenti particolari.

(di Riccardo Mariani)