Luce veneta
“L’area del Basso Piave mostra un paesaggio totalmente artificiale, antropizzato, e sottoposto, al di là delle variazioni stagionali, a continui cambiamenti, modifiche e, a volte, a stravolgimenti.
La sua bellezza va scoperta e capita per poterla proteggere.
Oggi cominciamo a renderci conto che la bellezza, sia della natura (trasformata dall’uomo), che dei nuclei urbani, degli spazi abitativi e sociali, è di fondamentale importanza per la qualità della nostra vita.
La bellezza da ricercare in queste nostre terre non è “la grande bellezza”, ma sta nel piccolo: nel boschetto, nel filare, nel giardino della propria casa.
Il paesaggio è di tutti, non può essere nascosto o privato, e proprio perché è tuo, mio, nostro, non possiamo permetterne il suo degrado, dobbiamo curarlo, come curiamo appunto il giardino o il balcone di casa nostra.
Questa è una ricerca sulla bellezza del territorio, nelle sue svariate declinazioni, partendo dagli elementi primigeni, il cielo, la terra, l’acqua per arrivare alle sue contraddizioni estetiche e strutturali.”
(Discorso di introduzione alla mostra tenuta nell’Aula Consiliare del Comune di Eraclea, 2016)