LE SFUMATURE DEL KITSCH
Kitsch non vuol dire necessariamente “brutto”: forse pacchiano, sicuramente non-autentico e decontestualizzato, cioè non consono ai criteri estetici della tradizione del luogo.
È una tendenza all’esibizionismo, alla stravaganza, alla provocazione, non una contrapposizione al bello, ma un’eccentricità dal suo concetto, spesso il tentativo pretenzioso e ingenuo di rapportarsi alla tradizione come un’aspirazione di distinzione e di riscatto sociale.
Dice Milan Kundera: “Per quanto forte sia il nostro disprezzo, il Kitsch fa parte della condizione umana” e poi: “ la fratellanza di tutti gli uomini del mondo non può che essere costruita sul kitsch ”
E ci sono diversi livelli di lettura del kitsch, diverse sfumature: dai nanetti nel giardino o dalla enorme scultura del MacDonalds, indubbiamente kitsch, si passa al giardino con la replica della Cattedrale di San Basilio di Mosca che è in realtà l’orgoglio di un bravo artigiano.